Ciao a tutti! Entrate con me nel bosco e mi presento, perché l'autunno scorso eravate con Anna: sono Alessandra.
Mi raccontate cosa avevate fatto con lei, e che differenze ci sono con oggi: quelle più evidenti sono che ci sono tante foglie sugli alberi, e che fa più caldo.
Vi ricordate benissimo che avevate realizzato delle retine, e che le avevate posizionate su un albero speciale: il biancospino. Scoprote che si chiama così perché in primavera si riempie di fiori bianchi, ma ormai è un po' tardi, forse i fiori saranno sfioriti. Più tardi andremo a vedere com'è cambiato.
Ora però dobbiamo scoprire gli alberi che si trovano qui, nel bosco grande.
Vi racconto la storia di questo bosco: sembra incredibile che dopo tent'anni non si veda praticamente più l'intervento dell'uomo: se non fosse pr le piantumazioni recenti, sembrerebbe proprio un disordinato bosco naturale.
Per scoprire che alberi ci sono possiamo provare a cercare le loro foglie.
Ci dividiamo in gruppi, ed ogni gruppo cercherà il maggior numero di foglie possibile: attenti a non confondervi, foglie di forma uguale possono avere dimensioni diverse!
Ogni bambino prova a prendere una foglia, la confronta con quelle già raccolte dal gruppo, in questo modo ne strappiamo il meno possibile.
Alla fine ogni gruppo dispone le foglie cercando di dividerle per forma.
Da ogni gruppo prendo le foglie, e stavolta cerco io di dividerle per forme diverse, eliminando le foglie delle erbacee ed i doppioni.
Ecco il vostro bottino, 14 foglie di forma diversa: 14 specie diverse!
A scuola cercherete di dare il nome all'albero da cui sono cadute, anche se le maestre si fanno dare qualche aiuto!
Ora ci spostiamo nel boschetto dei 5 sensi, perché avete portato un bellissimo oggetto da appendere!
Il posto più adatto è la stanza dei suoni, e chi sa resistere a provare tutti gli strumenti?
In realtà il vostro è un oggetto che si può anche annusare e toccare, ma sicuramente la cosa più divertente è suonarlo!
Prima di lasciarlo qui lo osserviamo bene.
Avete appeso pezzetti di stoffa, sughero, una pallina e spugna per il tatto, un sacchettino profumato ed un tubetto con dentro della vaniglia per l'olfatto, tappi di bottiglia e conchiglie per l'udito.
Per la vista uno specchio sulla parte superiore, dove avete anche incollato dei granelli gialli e profumati, da annusare e da grattare.
Siete stati proprio bravi.
Ci dirigiamo verso il biancospino per vedere come è cambiato: i vostri lavori sono ancora appesi, e lui ha messo le foglie, anche se sembra un po' malato.
Vi meritate un percorso gioco, però per i più coraggiosi: è il sentiero di Gustavo Tattolfo ed Odina Vistosa, e va "sentito" con i piedi!
Così le scarpe vengono abbandonate, e lo proviamo:
La prova si complica se lo facciamo a quattro zampe!
Vi è piaciuto tantissimo: i sassi e i legnetti a qualcuno hanno fatto un po male, ma i tronchi sono stati bellissimi!
Prima di andare, l'amico brughillo vi manda questa cartolina, per ringraziarci di quello che avte portato:
Prima di andare ciascuno lascia la sua firma su una pergamena di legno, per lasciarla nella stanza delle firme che abbiamo visto prima di passaggio.
Ci salutiamo perché siete in ritardo e vado ad appenderla io:
Arrivederci l'anno prossimo!